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 L’ossido nitrico (NO o più correttamente monossido di azoto) è un mediatore endogeno di processi particolarmente importanti, come la vasodilatazione e la trasmissione degli impulsi nervosi. In natura si presenta come un gas incolore, particolarmente inquinante e con una densità simile a quella dell’aria.

Citrullina ed Ossido Nitrico

Nel nostro organismo la sintesi di questo composto è affidata ad un gruppo di enzimi appartenenti alla famiglia delle ossido nitrico sintetasi (NOS), che utilizzano come substrato l’arginina, unamminoacido essenziale nei bambini e condizionatamente essenziale nell’adulto.

 

La sintesi di ossido nitrico viene stimolata da diversi fattori come il cosiddetto “shear stress”, un parametro che misura la forza esercitata dallo scorrimento del sangue sulle pareti dei vasi. Quando la pressione arteriosa aumenta eccessivamente, l’organismo si difende sintetizzando ossido nitrico che, dilatando le pareti dei vasi, contribuisce all’abbassamento della pressione. Al contrario l’inibizione della sintesi di ossido nitrico determina un aumento delle resistenze periferiche ed un conseguente innalzamento della  pressione arteriosa .

Anche ormoni come la noradrenalina e le citochine (proteine secrete durante la risposta immunitaria) favorirebbero la sintesi di ossido nitrico da parte degli endoteli.

L’emivita dell’ossido nitrico è brevissima, pari a circa 4 secondi. Il suo rapido catabolismo prevede il legame con il gruppo EME dell’emoglobina; tale processo conduce alla successiva formazione dimetaemoglobina (una forma non funzionante), quindi nitriti e nitrati (NO2 e NO3) che vengono eliminati soprattutto per via renale.

Principali funzioni dell’ossido nitrico
MODULA LA TRASMISSIONE NERVOSA E NEUROMUSCOLARE

l’ossido nitrico funge da neurotrasmettitore nel sistema nervoso centrale e nei plessi nervosi periferici non-adrenergici-non colinergici dell’albero bronchiale (possibile effetto broncodilatatore – antiasmatico) e del tratto gastro-intestinale

RILASCIA LA muscolatura liscia (non volontaria)

azione vasodilatatoria sull’endotelio vascolare sistemico, coronarico e renale;

INTERVIENE DIRETTAMENTE NELLE DIFESE IMMUNITARIE

l’ossido nitrico viene prodotto da alcune cellule del sistema immunitario che lo utilizzano per difendersi dalle aggressioni di antigeni. In questo caso viene sfruttata la sua azione ossidante e la conseguente capacità di liberare radicali liberi in grado di distruggere la membrana plasmatica degli agenti microbici.

Il monossido di azoto sembra inoltre stimolare la proliferazione cellulare dei linfociti T e B durante la risposta immunitaria.

IMPEDISCE L’AGGREGAZIONE PIASTRINICA

diminuisce l’aggregabilità e l’adesibilità piastrinica (effetto antitrombotico)

STIMOLA LA MITOCONDRIOGENESI, cioè la sintesi di nuovi mitocondri.

La sintesi di ossido nitrico è ostacolata dal TNF-alfa, che è nettamente superiore negli obesi rispetto ai normopeso. Nell’obeso, quindi, l’attività mitocondriale è notevolmente ridotta, per cui ciò che si mangia – non essendo adeguatamente metabolizzato dai mitocondri – si deposita più facilmente in grasso. Questo, a sua volta, libera ingenti quantità di TNF-alfa, che a sua volta “uccide” i mitocondri. Inoltre, la carenza di ATP dovuta alla ridotta attività mitocondriale viene recepita dal cervello come un bisogno di cibo.
La restrizione calorica, a differenza degli eccessi, è in grado di attivare l’espressione dell’eNOS, stimolando la mitocondriogenesi; analogo discorso per l’esercizio fisico.

Per quanto detto finora, l’ossido nitrico ha potenzialità terapeutiche degne di nota